Regolamento Centro del Riuso Intercomunale Comune di Civitanova Marche
Definizioni e finalità
Il Centro del Riuso (CDR) è disciplinato, in ambito regionale, dalle Linee di indirizzo approvate con Delibera di Giunta Regionale n. 1793 del 13.12.2010 (pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche n. 113 del 24.12.2010) la cui finalità è l’organizzazione di una Filiera regionale del Riuso articolata ed interconnessa con la rete dei Centri di raccolta comunali ed intercomunali dei rifiuti urbani ed assimilati.
Il CDR si trova in loc. Fontanelle, operativo ai sensi del DM 8.4.2008, le cui prescrizioni sono valide anche per la corretta organizzazione e funzionalità del CDR.
Il CDR è costituito da locali e aree coperte, presidiato ed allestito, dove si svolge unicamente attività di consegna e prelievo di beni usati ancora utilizzabili e non inseriti nel circuito della raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati.
Con l’attivazione del CDR si perseguono le seguenti finalità:
• contrastare e superare la cultura dell’usa e getta;
• sostenere la diffusione di una cultura del riuso dei beni basata su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale;
• promuovere il reimpiego ed il riutilizzo dei beni usati, prolungandone il ciclo di vita oltre le necessità del primo utilizzatore, in modo da ridurre la quantità di rifiuti da avviare a trattamento/smaltimento;
• realizzare una struttura di sostegno a fasce sensibili di popolazione, come i cittadini meno abbienti, consentendo una possibilità di acquisizione, a titolo gratuito, di beni di consumo usati ma funzionanti ed in condizioni di essere efficacemente utilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie dei beni stessi;
• superare il fenomeno del rovistamento nei cassonetti o nei luoghi di conferimento dei rifiuti che espone a rischi di infortunio o di malattia coloro che cercano.
I soggetti che possono fruire del CDR sono:
Per il conferimento
Privato cittadino, impresa o ente residenti nel territorio dei Comuni di Civitanova Marche, Morrovalle, Montecosaro e Potenza Picena che, in possesso di un bene usato ancora integro e comunque funzionante, lo consegni a titolo di donazione al CDR affinché, mediante la cessione gratuita a terzi, ne possa essere prolungato il ciclo di vita.
Per il ritiro
Privato cittadino, associazione onlus, organizzazione no profit o istituto scolastico (residenti nei territori dei Comuni di Civitanova Marche, Morrovalle, Montecosaro e Potenza Picena) che prelevano un bene dal CDR al fine di un suo riuso.
Dotazioni di servizio e gestione del conferimento/prelievo dei beni
Il CDR è dotato di:
a) servizio di presidio per le operazioni di ricevimento e prima valutazione;
b) servizio primo ammassamento, immagazzinamento del bene in ingresso ed esposizione;
c) servizio di presidio per le operazioni di assistenza e di registrazione in fase di scelta e prelievo da parte dell’utente.
Nel CDR sono accettati i beni di consumo ancora in buono stato (anche dal punto di vista igienico) e funzionanti che possono essere efficacemente riutilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie.
Segue elenco dei beni ammessi, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
piatti, posate e suppellettili, oggettistica, giocattoli, libri, mobilio, lampadari (privati della fonte luminosa), reti e materassi, biciclette, passeggini e carrozzine, macchine fotografiche, elettrodomestici di piccola taglia (come ferri da stiro, forni a microonde, apparecchi per cuocere, ventilatori, apparecchi elettrici di riscaldamento, aspirapolvere, tostapane, macchine per cucire, frullatori, macina caffè, friggitrici, apparecchi radio,video registratori, apparecchi televisivi, telefoni, fax, cellulari, personal computer, stampanti ed altre periferiche, piccole apparecchiature informatiche, etc.).
DISPOSIZIONI RELATIVE AL CONFERIMENTO DEI BENI USATI
1. L’accesso all’utenza è consentito durante l’orario e i giorni stabiliti per l’apertura del CDR.
2. L’accesso con automezzi al di fuori dell’area parcheggio del CDR è consentito per il conferimento solo dei beni di grandi dimensioni.
3. I beni usati devono essere conferiti all’interno del CDR direttamente da parte dei soggetti ammessi, essendo esclusa ogni possibilità di facchinaggio da parte del personale presente.
4. Il conferimento dei beni usati deve avvenire in maniera ordinata e divisa per tipologia avendo cura di non provocare danneggiamenti che ne possano compromettere il successivo riuso.
5. Il CDR, in quanto soggetto responsabile, si riserva la verifica delle condizioni generali dei beni consegnati assicurando il controllo, la valutazione del corretto stato e la funzionalità dei beni usati affinché possano efficacemente essere utilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie.
6. In mancanza dei requisiti necessari per l’accettazione del bene (casistica che contempla anche la mancanza di spazio nel CDR), il rifiuto deve essere destinato al Centro di Raccolta per l’avvio a recupero/smaltimento.
7. E’ facoltà del gestore del CDR non accettare tipologie di beni qualora ritenute non gestibili sotto il profilo dell’eccessivo ingombro e/o della sicurezza per il CDR o per gli operatori.
8. E’ facoltà del gestore del CDR sospendere o limitare i conferimenti ed i prelievi in caso di mancato rispetto delle condizioni generali di funzionamento del CDR.
9. I beni usati consegnati al CDR sono presi in carico dall’addetto, previa verifica della conformità, mediante accettazione all’atto di ricevimento del bene e depositati negli spazi destinati al primo ammassamento del CDR e poi classificati in base alla tipologia, con assegnazione di un punteggio (max. 10 per ciascun oggetto o gruppo di beni).
10. Non possono essere conferiti beni destinati alla rottamazione collegata ad incentivi fiscali.
11. In caso di primo conferimento, l’utente è tenuto a compilare il modulo Scheda Utente che sarà caricata nel database Anagrafica Utenti. Ogni conferimento sarà annotato nel relativo registro informatico e farà riferimento all’utente schedato, il quale sarà tenuto ad esibire un valido documento di riconoscimento.
DISPOSIZIONI RELATIVE AL RITIRO DEI BENI USATI
1. L’accesso all’utenza è consentito durante l’orario e i giorni stabiliti per l’apertura del CDR.
2. L’accesso con automezzi al di fuori dell’area parcheggio del CDR è consentito per il ritiro solo dei beni di grandi dimensioni.
3. L’utente viene accolto nella zona di ricevimento e di prima valutazione dei beni. Il bene richiesto viene preventivamente ricercato nel database del software di catalogazione, l’operatore può accompagnare l’utente nelle zone espositive per far visionare direttamente i beni di cui il Centro di Riuso dispone.
4. In caso di primo ritiro, l’utente è tenuto a compilare il modulo Scheda Utente che sarà caricata nel database Anagrafica Utenti. Ogni ritiro sarà annotato nel relativo registro informatico e farà riferimento all’utente schedato, il quale sarà tenuto ad esibire un valido documento di riconoscimento.
5. L’operatore trasferirà il bene scelto dall’utente dalla zona espositiva (anche coadiuvato dall’utente e da carrelli/transpallet in dotazione nel caso di beni ingombranti) alla zona di ricevimento e di prima valutazione dei beni e consegnerà il bene all’utente.
6. Dall’attività del CDR non può derivare alcun lucro, né può costituire vantaggio diretto o indiretto per l’esercizio di attività di privati svolte con fini di lucro, pertanto è vietato il prelevamento di beni da parte degli operatori dell’usato.
7. Per ciascun utente il prelievo è gratuito con una frequenza non superiore a 2 prelievi al mese ed un limite di 30 punti per ciascun prelievo. Associazioni onlus, organizzazioni no profit, istituti scolastici possono presentare richieste finalizzate a soddisfare esigenze e necessità legate a particolari situazioni di disagio.